Non agitarti
Quale folle babele si agita dietro gli occhi?
Quale sipario la cela?
Quale mano lo solleva o turbine lo lacera?
Eri sulla tua strada
e li hai incontrati a una disseccata fontana
i tuoi molteplici Io
Ognuno col suo fardello;
ognuno con le sue speranze:
tutti dentro un mondo di fuliggine e ferro
Non agitarti
non agitatevi
non abbiate paura:
sputate contro ogni loro occhio malevolo
Nel più profondo recesso
ci siete veramente voi con i vostri credo più puri:
difendeteli anche se costeranno convulse spume
Solo così crollerà la torre
non colpita ancora da un dio ma da un vostro fiero lampo
con tutti i vostri Io che si tendono la mano
in armonia o contro il mondo