Rientrano nei miei anni
gli spasmi dell’Era
Potessi essere per una volta Creso
affitterei già anch’io poltrone in prima fila
per ruote di danze viennesi
desuete nel tempo trasmutato
Ci saranno arcobaleni notturni di piretro
Dorate baldorie nell’orgia del secolo feroce
Qualche scarlatto inquietante fiore
di chi non reggerà l’attesa
Ma già il 2001 sarà un’altra cosa
e lo scettico forse crederà l’anno seguente
nel cosmo fluttuante nell’Acquario:
saremo più mansueti ameremo meglio
e le risate dei nipoti ci travolgeranno
“Mille e non più Mille” sarà una nuova congettura
a cui astrologhi sociologhi novelli e sibille futuriste
metteranno una toppa