Il calicanto
Il calicanto
è il fiore del sangue ma col profumo
che nell’anima ha le sue vene
e il colore è impronunciabile
Nel mese tignoso
chiunque s’impigli nella sua inestricabile rete
è una coppa di riflessi dove in effige
sono tracciate le linee passate della nostra esistenza
e in ombra sostano
i volti degli amati i nemici che non avremmo voluto
il futuro ignoto la gioia incosciente
e le cantiche di povertà che i vecchi narravano
a ragazzini di ieri
Fiori schivi
pallidi astri
lusinghe che effondete dagli orti:
tutto questo nel cuore a carillon lo avete sigillato
e la molla che l’avvia è il vostro profumo