E anche l’ultima si è sposata
E anche l’ultima si è sposata
È difficile ricondire le minestre
con la nuova solitudine
mentre tua moglie ancora piange
la festa di ieri:
in due è più facile partire
ma l’arrivo di nuovo soli
è l’amaro che ha scacciato via
il dolce alla fragola con l’ultimo saluto
Un giorno dopo l’altro
con l’augurio più sincero dell’anno nuovo
la ruggine del vecchio ti ha corroso
ed è inutile giocare a nascondino
con gli specchi nell’evitare le rughe;
al massimo puoi farlo
col bianco dei tuoi capelli
contando a piacimento gli anni a ritroso
per poi scovare i ricordi
Ripensi al vivo pianto di tua figlia
a quel tanto ch’era di gioia
e al resto che voleva trattenere
molto di ciò che lasciava
nella sua camera fiorita:
ridi della bambola che s’è portata via
per ingannare la coscienza
Adesso la vedrà
e si vedrà saltuariamente coi fratelli;,’
giusto all’occasione eccezionale:
compleanni nascite morti
e via via più raramente
com’è successo a te stesso:
ti senti per la prima volta offeso
di questa giostra banale
Ricercherai come per gioco
lettere ingiallite
osserverai il bollo di alcune cartoline
perse in qualche perso scaffale;
troverai con un luttuoso ricordino
un brivido sepolto afferrando che ormai
anche nel tuo giro si muore
D’altronde già inizi a tappare
i lunghi minuti vuoti
con feroci partite a carte
consolandoti delle vincite a scopone
cosciente di aver perso partite più importanti
Giochi e sempre più giocherai le domeniche
e via via i giorni più feriali
nel verde dei giardini pubblici;
ti domanderai ancora se il senso
e tutto quello che ti rimane
è rivedere un bimbo che suona la sua trombetta