Di aria di acqua e la terra: quel pugno sottratto a una cava d'argilla 
con la quale siamo stati forgiati nel fuoco di tutti gli elementi 
								                      Gli eventi ci hanno voluto
nuvole turbine lampo; pioggia sui boschi e nelle lande della nostra esistenza 
Abbiamo avuto occhi stanchi di troppe notti per rubare verità sui libri dei saggi  
ma nessuno ci può veramente insegnare: di terra di mare e di vento 
è ordita la verità che ci appartiene coi flutti dei nostri pensieri 
hanno il timbro della nostra voce; l'orma dei nostri piedi che corrono o camminano 
coll'insopprimibile rimpianto di aver posseduto in qualche sogno perduto 
ali immacolate come gli angeli per solcare i cieli 
placidi distanti indifferenti 
alla strada di asperità e sudore 
che ci è stata concessa per cogliere di tanto in tanto fra le lacrime
qualche divino sorriso fino a raggiungere il confine 
che nasconde fra le cosce 
l'estrema verità