C'è un angolo di erbe matte
lungo un dosso del mio giardino
lasciate in tanto ordine
senza apparente ragione.
Ma quando il miracolo di ogni estate appare
attratte dagli umidi umori di queste erbe
migliaia di lampare;
le eterne lucciole dei nostri sogni
si danno convegno.
E così ogni cosa, perfino la più disprezzata
ha una sua ragione
ed io vengo guidato anche nella più buia notte
all'estremo giardino da quel pulviscolante faro.
Io che nelle estenuanti notti di queste sere
fra questi lontani e presenti odori
ritorno il bambino
che guardava il mistero del mondo
con occhi stupiti.