Alla foce del futuro
si riversano gli affluenti:
le molteplici correnti che confondono l’uomo 
Usiamo tutta la nostra scienza sbrigliamo la coscienza
il coltello della vasta conoscenza adoperiamo
per sezionare vagliare conformare ‘
per dirigerci più serenamente
al periglioso mare:
ognuno ipotizza un proprio credo
                          Senza fede Signore
stiamo fluttuando come semi di soffioni 
verso una terra cosmica
Le tue parole d’uranio sommuovono ancora 
e lungo le strade qualche uomo disattento 
ne rimane folgorato
Vorremmo essere fra quelli che credono senza aver visto
ma sei così lontano ed è il suono della tua voce 
che ci conforterebbe;
così i dubbi di Tommaso 
avviluppano l’Era