Legata dal mare per ognidove
eppure conobbi per lungo tempo
soltanto la verde asperità dei monti
le febbri di sole e i piccoli fiori rari
nell’asprigna dolcezza delle selve

Malato d’azzurro
prigioniero di lontananze
volli provare l’albero della conoscenza

Avessi avuto una casa sul mare
— l’avessi almeno conosciuto meglio —
avrei saputo prima della canzone del marinaio
che con la bocca canta la partenza
ma con nel cuore già il ritorno
e che la vita è la scia
sull’acqua della propria nave
e ogni ramo è alto quanto è profondo il fondo