Non deridete queste parole per il mio pesciolino che portai dalla costa. Nella vasca in cui viveva i suoi guizzi muovevano i ricordi: le scorrerie fra le rocce; le attese indistinte seppellite dal tempo come dal mare le orme sulla sabbia. C'è un po' del mio cuore in questa piccola fossa.
Anche la vergogna si vergogna, dell’odierna politica. Filidoro
Ciack: prima! Cari naviganti, per varie ragioni il blog rimarrà sospeso per un certo periodo. Ho provato a inventarmi qualcosa di carino e plausibile, per giustificare in qualche modo questa decisione, ma alla fine la ragione più profonda è la cronica mancanza di tempo. Non scopro nulla di nuovo, visto che molti di voi […]
