Sfilando un vecchio libro la raccolta è volata giù:
una scatola troppo semplice per frammenti di vita
ora sparsi sul pavimento
La mia piccola curiosona si china a stringere fra le dita
frantumi che io riscopro con lei che domanda cinguetta e ride
con occhi di meraviglia
			         Io tento di ripercorrere fra una foto e l'altra sentieri dimenticati
inciampando in dissesti solchi e reticenze con ombre troppo lunghe per il nostro breve corpo;
con me stesso giovane baldo e bello così com'è l'incandescente gioventù
che alla mia civettuola bambina non posso che rispondere
con accorti aggiustamenti;
tanto che derido ogni dolore e sminuisco ciò che fu ogni mia gioia o rimpianto
Oh adesso non puoi capire mia testolina gli sguardi di tutti quelli a volte persi o sorpresi;
quei sorrisi che nascondevano un'altra verità:
ciò che manca fra le tappe di qualunque lunga strada
Ma volevo dirti una cosa
e ora te la dico:
		     al di là del bene e del male
dell'abisso della notte e il fulgore del giorno
io ho sempre avuto alla fine la mia buona stella
-una buona stella sul mio cammino-
se oggi posso avere una casa così confortevole e grande
dove ho trovato finalmente un approdo
con accanto te mia tenera mariposa di sangue di mare di cielo;
stella terrena che rifletti la mia piccola vita gettando luce
in ogni angolo del mondo